martedì 21 gennaio 2014

Happy ending

La cannula stilla la poca morfina
il neurochirurgo scuote la testa
è l'angelo nero che già si strofina
nel loro riparo le larve fan festa

grasso che cola se ti tiene la mano
mamma singhiozzante o altro umano
sia pure suora o infermiere indiano

ma ora avanti, senza formalità
un bel tuffo nell'insensibilità
coscienza disciolta come aspirina
dentro coca-cola™ o in varichina

l'attimo in cui affondi nell'imbuto
si proietta il passato come un film muto
nulla è più sconcio del tempo perduto
irrisolto pure in estremo saluto

se solo, se solo avessi saputo
dio solo sa cosa avrei potuto....”

Macché. Bruceresti ogni stesso minuto.
Finendo così. Mazziato e cornuto.