sabato 9 gennaio 2016

Nell’interregno fra il sogno e la veglia
la trama della vita è proprio spoglia
ponderi amori figli e tradimenti
inflitti e subiti, e i giorni assenti

suona ordinario sebbene sia abnorme
persino il prolasso delle tue forme
e questa età che ti è comminata
sembrerà eterna per quanto passata

così tra l’esistere e il suo rovescio
ecco che s’apre quel varco esiziale
poi per fortuna l’urgenza del piscio

scioglie il torpore nel solito male.
Sarà quel tempo che il corpo reclama
a inciderlo a fondo con la sua lama.



lunedì 4 gennaio 2016

C’è il tempo che frattura e apre voragini
nel nostro poco territorio amico
prima ci distacca e poi balugina
intermittente come un faro antico

marca distanze nel vento contrario
e così allarma del tratto vissuto
che non di schiuma ma bianca d’ossario
sembra la scia d’ogni suo minuto.

E poi c’è quel tempo che indifferente
smorza l’attesa e gli spazi comprime
si sedimenta nel nostro presente

quasi potessimo abitarlo assieme.
Un tempo lenisce, l’altro devasta
ma sono lo stesso tempo che resta.







Versione alternativa


C’è il tempo che frattura e apre voragini
nel nostro poco territorio amico
prima ci distacca e poi balugina
intermittente come un faro antico

marca distanze nel vento contrario
e così allarma del tratto vissuto
che non di schiuma ma bianca d’ossario
sembra la scia d’ogni suo minuto.

E poi c’è quel tempo che indifferente
smorza l’attesa e gli spazi comprime
si sedimenta nel nostro presente

quasi potessimo abitarlo assieme.
Un tempo lenisce, l’altro devasta
così ti distrai e si scuoce la pasta.