lunedì 30 agosto 2021

Il gallo quando canta

  

Il gallo quando canta

dichiara all’universo

la presunzione tonta

di essere diverso

 

recluso in un pollaio

tra cacche d’ogni foggia

oltre quel letamaio

il suo verso motteggia

 

unico cantautore

d'un grido screanzato

che cerca un uditore

per essere apprezzato


ma ogni gallo esprime

la stessa egomania

e infine si deprime

nella cacofonia

 

il suo slancio incolore

si perde tra altri mille 

più nitido il fetore

di quelle merde frolle.


giovedì 26 agosto 2021

Empio bove

T'amo, o pio bove

Giosuè Carducci

Il bove è mansueto

ma solo in apparenza

rumina zitto e cheto

e maschera l’urgenza

 

di contestare al mondo

l’ignava inclemenza

la vita un contrabbando

di sfranta appariscenza

 

l’amore una risacca

verso l’insofferenza

finito sempre in vacca

al massimo in quiescenza

 

nell'essere bovino

così finge pazienza

sapendosi inquilino

prossimo alla scadenza

 

un mattatoio o il giogo

sono la sua immanenza

unica via di sfogo

libera flatulenza


ma nel verso solenne

muggito all'occorrenza

i santi e le madonne

bestemmia con veemenza.


mercoledì 25 agosto 2021

La tinca incastrata

Spesso il male di vivere ho incontrato

era il rivo strozzato che gorgoglia

E. Montale

Nel rivo che ristagna
gorgoglia e poi si strozza
la tinca in una pozza
a un sogno si consegna

non può lasciarsi andare
chiusa nell'acqua fiacca
e pensa la risacca
d'un estuario in mare

nel flusso torrenziale
s'immagina che salta
dalla corrente avvolta
qual vento su un crinale

pisciare sorridendo
dall'orlo di cascate
e le proprie cacate
gettare giù nel mondo

ma ogni suo andare sbocca
in quel che s'impadula
e lentamente secca.
La tinca annaspa sola.

 

giovedì 19 agosto 2021

Di continuo lo sciacallo

 

Di continuo lo sciacallo

soffre i morsi della fame

anche se si sa satollo

ha un risucchio nell’addome

 

se la vita a catafascio

come un’ombra gli s’addossa

caracolla di sghimbescio

mentre fiuta una carcassa

 

ogni carne fredda e dura

gli rammenta il suo finale

così mangia a dismisura

tanto tutto sa di sale.



domenica 8 agosto 2021

Il silenzio del tacchino


Il tacchino innamorato

ha smarrito la parola

il suo animo è spennato

niente al mondo lo consola

 

ne assemblano il pensiero

troppe voci discordanti

se in sé si sa ciarliero

non sa dire i sentimenti

 

sogna un volo in picchiata

per rapire la sua bella

ma la forma è tozza e ingrata

sulla terra l’affardella

 

e mirando la tacchina

dentro il petto il cuore sbotta

quel silenzio lo assassina

lui tra sé e sé gloglotta.

 

giovedì 5 agosto 2021

Pesce mangia pesce


Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.

Giona, 2:1


 

A  volte il pesce piccolo

se incrocia il pesce grosso

s’affida a un miracolo

spera in un paradosso

 

non fugge a perdifiato

né supplica clemenza

sa d’essere mangiato

però porta pazienza

 

dentro la grande bocca

arcana via d'ingresso

preciso lui s'insacca

in cerca di se stesso

 

in quell’incavo il pesce

si sente come Giona

più nulla l'atterrisce

è tutta messinscena

 

sparire deglutito

non è il male peggiore

meglio che essere sputo

dal gusto deteriore


somiglia a una preghiera

la bolla che galleggia

ma è solo la sincera

sua ultima scoreggia.