Il porcello penitente
nel miasma di scoregge
non ha colpe ma si pente
né peccò, però s’affligge
tutto quello che l’inguaia
nacque col venire al mondo
grufolando in porcilaia
il macello sullo sfondo
la preghiera del maiale
sale uguale a un grugnito
l’apparenza tale e quale
a un suo verso affievolito
verso un dio fatto porchetta
crocifisso su uno spiedo
che è risorto poi in polpetta
e di qui nacque il suo credo
nella sua ultima cena
s'è immolato in corpo e sangue
per lenire l’altrui pena
per curare ciò che langue
dal cruento sacrificio
men che nulla andò buttato
ne fu grazia il beneficio
quando poi finì scannato
così è bestemmia pura
l’orazione del suino
che s’intona nell'abiura
al suo essere divino.