mercoledì 20 agosto 2008

Ode alla scureggia vaginale


Oh dolce suono affine a un peto
che nell’odor però non sei lo stesso
stupore doni e un tono lieto
a tediose meccaniche d’amplesso.

Introduci il cazzo e fuoriesce l’aria
con un’intonazione spensierata
prendi coraggio ed il ritmo varia
dando vigor a tutta la trombata.

Non capisco perché tanto imbarazzo
nella donna quando il fatto accade.
diciam la verità, non sono il solo

ad apprezzar questo rumor del cazzo
e se la circostanza lo richiede
anch’io mi potrò unir sfiatando il culo.

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