domenica 1 ottobre 2017

Iena irridens



Pochi sanno che la iena
nutre un’immensa pena
per le povere carcasse.
Prima che se ne cibasse
palpitava quella carne
che ora è boccone inerme
dove i sogni, i desideri
solo il vuoto dei pensieri
quello che era una vita
è poltiglia già inghiottita
nulla vale, nulla dura
ci vorrebbe, come cura,
un contorno di verdura
per poi ridere più forte
alla faccia d’ogni morte.


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