L’ape col pungiglione
vive con un tormento
forse la proiezione
d’un se stesso violento
se può fare del male
anche a ciò che gli è caro
quello che per lui vale
non sarà mai al riparo
mentre anela un amore
fa castelli di sabbia
premonisce il livore
d’uno sbocco di rabbia
che il suo amore avveleni
la creazione cancelli
quel sé senza più freni
l’esistenza sfracelli.
Vive schiva e assai calma
l’ape col pungiglione
sa che non è un’arma
ma la sua dannazione.
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