L’upupa dal cuore cieco
per sua legge di natura
con i sensi insegue l’eco
di quel che più le fa paura
ogni amore pare larva
che ha bacato una corteccia
più col becco vi s’incurva
più la manca e s’incapriccia
se una cresta sulla testa
spicca nel corteggiamento
dentro sé già si rattrista
presto è spento quel momento
così l’upupa impaziente
ha deposto la speranza
sulla terra indifferente
non si caca mai abbastanza.