Di tanto in tanto aggalla
e assapora il vento
più spesso il pesce palla
nuota nello scontento
per intere giornate
manco fosse scandaglio
al ritmo delle ondate
sbatacchia su uno scoglio
al desco ogni mollusco
le valve ben serrate
si nega per rinfresco
ma non per le cacate
immerso nella china
che è il mare quand’è notte
non sa quel che combina
e di frequente sbatte
a volte poi s’affaccia
sull’orlo d’un abisso
ma il riflesso l’agghiaccia
là in fondo c’è lui stesso
per questo il pesce palla
s’ammolla solitario
e quel senso suggella
il mare ormai è un acquario
mentre la mente sfolla
sogna una forma smilza
però il suo amore è palla
per forza lo rimbalza.