lunedì 26 maggio 2014
Seppellitemi in un giardino
Seppellitemi in un giardino
che voglio ascoltare il vostro passo fioco
scricchiolare sopra il ghiaino
e i bambini litigare in gioco
voglio che il vento mi soffi in faccia
i densi vapori dalla cucina
voglio gli odori, e ogni altra traccia
di questa morte che sento vicina
non preoccupatevi del maleodore
mi sfinirò presto, sarò terra molle
accenderò di notte il fatuo bagliore
che certa la mano guidi al chiavistello
su di me raspi il gatto se ne ha bisogno
che non è ingiuria, ma un complimento
mi scavi la vanga e non abbia ritegno
rivolti il mio corpo, ne cresca altri cento
la pioggia che cade dalla grondaia
deterga il mio viso come fosse mattino
perché sia piena la morte, e tale non paia
seppellitemi in un giardino.
Seppellitemi, ma con cautela
e non per rispetto a un corpo oramai inerte
accertatevi a scanso di lamentela
che queste membra siano proprio morte.
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