lunedì 30 maggio 2022

Carpe carpa


Per la smania vitale

le carpe vanno a frotte

nel limo d’un fondale

chissà da cosa indotte

 

nella fanghiglia smossa

si sfuma ogni contorno

là sotto quella massa

s’accalca nel frastorno

 

ciascuna carpa prova

la stessa fissa urgenza

di replicarsi in uova

protrarsi nell’essenza

 

persa nel torbidume

s’ammollano pensieri

che fluttuano nel fiume

immoto come ieri

 

e tutto ciò che scorre

nell’attimo presente

la carpa può carpire

senza capire niente.


domenica 15 maggio 2022

Nella broda primordiale

  

Nella broda primordiale

la dispersa frantumaglia

non sa se farsi animale

o restarsene accozzaglia

 

in un caso quell’urgenza

d’inorganico grigiore

resta nella sua latenza

dentro il tepido torpore

 

altrimenti si sconfina

il discrimine inspiegato

della prima proteina

fatta parte del creato

 

non si sa che sia accaduto

a una particella inerte

forse un urto, o uno starnuto

s'animò e dopo è morta

 

quella pozza incidentale

ha sversato poi ogni vita

replicata in un seriale

coito senza via d’uscita

 

ma qualsiasi creatura

serba ancora la scissione

con il sé che si tortura

nell’innata indecisione

 

per il bivio cui fu appeso

tale e quale a un Amleto

tra l'esistere indifeso

e un non essere irrequieto.



mercoledì 4 maggio 2022

Il serpente muta pelle


Se il serpente muta pelle

non è per la consunzione

dello strato che si svelle

sogna una redenzione

 

fuoriuscire nudo e puro

dall’involucro in eccesso

così mettersi al riparo

soprattutto da se stesso

 

dall’innata repellenza

verso la propria natura

che lo stringe nell’urgenza

di strisciare l’andatura

 

dalla lingua che biforca

come un bivio ingannatore

che in un sibilo distorca

le assonanze dell’amore

 

dalla pozza senza luce

in cui affonda le pupille

mentre l’occhio fissa truce

tutto quanto gli repelle

 

sciolto dalle vecchie squame

non s'è affatto trasformato

stessi sensi, stesso nome

solo un po' più scorticato.