Il mandrillo refrattario
dalla nube di pensieri
non ricava alcun frasario
solo aleggiano leggeri
non sa scrivere e si esprime
nella foga mandrillesca
tanto che poi si deprime
che nessuno lo capisca
i grugniti il suo tributo
alla vita che si strugge
il digrigno un canto muto
verso tutto ciò che affligge
dietro quel pelame irsuto
una fibra di coscienza
che del poco che ha compiuto
durerà l’inconsistenza
d’accoppiarsi ha perso il gusto
fugge la coercizione
dell’istinto che si guasta
senza alcuna comunione
tiene al largo i confratelli
che intruppati dentro un’orda
si trastullano tranquilli
nella propria stessa merda
e s'appaga, se mai accade,
quando scappa via dal chiasso
e più a fondo, mentre prude
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