lunedì 2 marzo 2020

Vita da cani



Abbaia ogni tanto
alternativa al pianto
se è grande la sua pena
e c’è la luna piena
ci scappa un ululato
ma essendo raffreddato
in gola s’è strozzato
pareva un castrato
contro la depressione
il lancio d'un bastone
ma spesso quel riporto
è un gioco nato morto
che nel riconsegnare
nessuno è ad aspettare
se proprio se la spassa
rosicchia a volte ossa
quando non è abbastanza
convoca un'adunanza
di norma un fallimento
che gli invitati a stento
nell’acme del piacere
s'annusano il sedere
finché in quella cagnara
ciascuno ha l’amara
sua intima certezza
catena non si spezza
dell'infausto destino
dissolto quel festino
da soli si rimane
appunto, come un cane.

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