venerdì 28 febbraio 2020

Nel club degli animali estinti



E’ lui l’animale estinto
che nessuno mai ha pianto
sparì senza lasciar traccia
per non essere minaccia

capitò, da malaccorto,
proprio lungo un ramo morto
del percorso evolutivo
e perciò non fu più vivo

colpa d’una distrazione
incappò nell'estinzione
e a nessuno parve insano
quel decreto darwiniano

all'ambiente trasformato
si sentì disadattato
non oppose resistenza
preferì la desistenza

a mutare la sua essenza
d’animale che ha pazienza
si commuove e non uccide
è indolente, spesso ride

preferendo far l’amore
a inventarsi cacciatore
finché l’ultimo esemplare
non sapendo come fare

a provar l’estremo orgasmo
ideò l’autoerotismo
conformarsi al nuovo mondo
gli sembrò dovere orrendo

a quella natura ostile
preferì mostrarsi vile
e s’arrese al suo destino
sorseggiando un buon vino

non pregò, non ebbe fedi
se n’andò in punta di piedi
anche se ne era privo
giacché essendo molto schivo

non ne aveva alcun bisogno
quel che era adesso è sogno
niente scheletro né ossa
si dissolse la carcassa

niente fossili od orme
nella pietra stratiforme
non finì in un blocco d’ambra
ora è meno d’un ombra

cui un nome mai fu dato
ma lui sa d’aver vissuto.

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