E’ lui l’animale estinto
che nessuno mai ha
pianto
sparì senza lasciar
traccia
per non essere
minaccia
capitò, da
malaccorto,
proprio lungo un
ramo morto
del percorso
evolutivo
e perciò non fu più
vivo
colpa d’una
distrazione
incappò
nell'estinzione
e a nessuno parve
insano
quel decreto
darwiniano
all'ambiente
trasformato
si sentì
disadattato
non oppose
resistenza
preferì la
desistenza
a mutare la sua
essenza
d’animale che ha
pazienza
si commuove e non
uccide
è indolente, spesso
ride
preferendo far
l’amore
a inventarsi
cacciatore
finché l’ultimo
esemplare
non sapendo come
fare
a provar l’estremo
orgasmo
ideò l’autoerotismo
conformarsi al nuovo
mondo
gli sembrò dovere
orrendo
a quella natura
ostile
preferì mostrarsi
vile
e s’arrese al suo
destino
sorseggiando un buon
vino
non pregò, non ebbe
fedi
se n’andò in
punta di piedi
anche se ne era
privo
giacché essendo
molto schivo
non ne aveva alcun bisogno
quel che era adesso
è sogno
niente scheletro né ossa
si dissolse la
carcassa
niente fossili od
orme
nella pietra
stratiforme
non finì in un
blocco d’ambra
ora è meno d’un
ombra
cui un nome mai fu
dato
ma lui sa d’aver
vissuto.
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