La cornacchia ha un groppo in gola
da quando pulcino implume
non andava ancora a scuola
si sentiva già bitume
nel suo capo una voliera
di pensieri imbizzarriti
ma se l’anima è ciarliera
i suoi detti li ha zittiti
ingabbiate le parole
del profondo intendimento
sull’impulso d’ogni male
verso il proprio compimento
sull’amore che è il piumaggio
che riveste i corpi soli
e li avvolge nel miraggio
di qualcosa che non voli
sul senso d’avventatezza
che accompagna ogni sogno
ma al risveglio poi si spezza
nella vita che è ristagno
nella mente di cornacchia
si disegnano traiettorie
che lei muta scarabocchia
non diventano mai storie
finché ecco che dal becco
liberata la mordacchia
fuoriesce un suono secco
ed al mondo gracchia gracchia