Quando il cuculo abbandona
un suo uovo parassita
dentro sé non si perdona
e disdegna la sua vita
mentre affranto la trascina
come fatua calamita
che l’inerzia più meschina
ha costretto su una rotta
fatta solo di rapina
l’esistenza contraffatta
così imposta alla sua stirpe
nuovamente riprodotta
ogni erede sarà serpe
in un seno innocente
questo esige il gioco turpe
che comanda la sua gente
perciò vive rassegnato
il cuccù nel suo presente
come fosse già passato
non può più cambiare niente
fin da prima d'esser nato.
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