venerdì 30 luglio 2021

Il lamento del pulcino

 

Pare ieri che ero uovo

stavo concavo e compresso

innocente, puro, ignavo

tutto chiuso in me stesso

 

dentro il primigenio albume

dove esisti e non puoi dirlo

presi forma e misi piume

però dentro restai tuorlo

 

l’arte del contorsionista

l'imparai così introverso

che quel guscio senza vista

fu l’intero mio universo

 

nulla di più naturale

dell’ottusa costrizione

in quel vivere fetale

la mia idea di perfezione

 

niente stimoli o molestie

né dilemmi di coscienza

solo io, dell’altre bestie

manco il senso dell’assenza

 

finché esplose quell’ovale

e precipitai in un mondo

dove tutto mi fa male

e non sono più rotondo

 

da che è rotto quell’incanto

l'allegrezza m’è negata

sono solo nel rimpianto

d’un destino di frittata.


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