Il gallo quando canta
dichiara all’universo
la presunzione tonta
di essere diverso
recluso in un pollaio
tra cacche d’ogni foggia
oltre quel letamaio
il suo verso motteggia
ma ogni gallo esprime
la stessa egomania
e infine si deprime
nella cacofonia
il suo slancio incolore
si perde tra altri mille
più nitido il fetore
di quelle merde frolle.
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