Le stelle sono tante
milioni di milioni
da un vecchio Carosello
Una pecora insonne
tra eclettici pensieri
canticchia ninnenanne
ai suoi spiriti neri
se affonda in un sopore
sobbalza cuore e mente
come chi sa che muore
e scopre cos’è il niente
la vita già accaduta
nella pigra incoscienza
la poca trattenuta
soltanto turbolenza
e in quell’increspatura
consuma la sua veglia
se sale l’onda scura
la pecora sbadiglia
nel buio spicca il gregge
un tiepido biancore
discorrono scoregge
la sua lingua interiore
e chiusi gli occhi sente
le mille e mille stelle
le conta e sono tante
quante le sue sorelle.
Nessun commento:
Posta un commento