lunedì 12 febbraio 2024

Il tarlo del tarlo


Proprio il tarlo, in quanto tarlo,

con la mente si lambicca

sente il tempo confinarlo

dentro il legno che lui intacca


da quel buco s’arrovella

sui confini del creato

e il pensiero lo sobilla

sconcertante e inusitato


ma lo scavo inconcludente

non conosce via di sbocco

nel suo vano costringente

s’è recluso in un arrocco


non sfarfalla, non si libra 

non ammette sentimento

non incontra altro che fibra

convertita in escremento


quel che rode prima sugge

poi lo ingolla e infine caca

nulla crea, nulla distrugge

però tutto fa cloaca


anche il vivere del tarlo

come ogni altro non dura

resta solo, a ben guardarlo,

polvere di segatura.



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