mercoledì 28 ottobre 2020

E' la vita dei girini

  

Non si contano i girini

rigettati giù nel fondo

meri ingombri extrauterini

d’un mondo troppo fecondo

 

uno o due saranno rana

gli altri mille solo esca

che ogni sforzo è stato vano

lo dirà la fine brusca

 

però che strana bellezza

in quel carosello muto

un senso di contentezza

duri un’ora o un minuto

 

quella corsa indiavolata

come un gioco di bambini

stretti tra mille fratelli

è la vita dei girini.

 


giovedì 22 ottobre 2020

L’albatro non è poeta

 

Le Poëte est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
Charles Baudelaire, Albatros

 

Certo non è poeta

ma neppure ci tiene

in maniera discreta

guarda alle sue pene

 

non sta a piagnucolare

per i mali d’amore

mette il silenziatore

a ogni batticuore

 

che si senta fallito

o soffra il male oscuro

l’animo è di granito

di scorza ancor più duro

 

capita assai di rado

che non trovi il suo verso

e in quello stato brado

s'avverta a sé disperso

 

ma s’erge dall'ostile

materia della vita

con un verso scurrile

e nella risalita

 

l’albatro tocca il cielo

con le ali da gigante

planando nel suo volo

al mondo trasparente.


sabato 17 ottobre 2020

La vita da stambecco

  

La vita da stambecco

appeso a una  parete

tra rocce e muschio secco

trapezio senza rete

 

un baratro lo tenta

il mondo è verticale

non trova fondamenta

neppure sul crinale

 

tra lo strapiombo oscuro

ed un piatto altopiano

tra incedere guerriero

e ciondolare piano

 

tra il folle sentimento

e un vuoto di passioni

scorse un bilanciamento

è andare balzelloni

 

e il senso d’esser vivo

scoprire nell’istante

in cui dopo l’abbrivo

sta in bilico fremente.

 

L'orlo del precipizio

in cui s'è esiliato

almeno uno sfizio

per caso gli ha donato


ogni sua deiezione

con un volo diretto

affonda nel burrone

non serve il gabinetto.

 

Purtroppo per errore

più volte gli è successo

quand’era col suo amore

d'essere quello in basso.

 

mercoledì 14 ottobre 2020

Brutto rospo

 

Il rospo più brutto

per strano decreto

al suono d’un rutto

o forse era un peto

rigonfio d'orgoglio

è asceso al soglio

in quanto Sovrano

l'omaggia ossequiente

il gran ciambellano

la rospesca gente

s’accalca festante

giù sotto al balcone

del bianco palazzo

per la devozione

già s’attacca al cazzo.





sabato 10 ottobre 2020

Nel mio pantheon personale

 

Nel mio pantheon personale

gli spazi sono contingentati

perciò c’è ressa all’entrata

- del resto sfortunata la mente

che ha bisogno d’eroi -

vi si accede per sventatezza

non per dedizione

e una raccomandazione non guasta

meglio la stortura della rettitudine

preferibili motivazioni ambigue

intenti confusi piuttosto che ideali

l’incoerenza fa aggio sul progetto

la resa vale più d'un trionfo

l’anonimato requisito preferenziale

meglio l’oscura della chiara fama

gregari eremiti sconfitti reietti

hanno ottime carte da giocarsi

ognuno ha gli eroi che si merita

i miei sono piuttosto scalcinati.


lunedì 5 ottobre 2020

Ogni bestia della terra

  

Ogni bestia della terra

sia strisciante nuoti o voli

che sia statica o percorra

spazi intercontinentali

 

che viva cent’anni appena

o un lunghissimo minuto

sia monotono oppur pieno

di vicende il suo vissuto


che si agiti e guerreggi

nell'opporre resistenza

o sbadigli e poi scoreggi

coltivando l’indolenza

 

che d’amore etereo e fine

nutra i propri sentimenti

o infoiata sia e incline

a promiscui accoppiamenti

 

che si spezzi cuore e schiena

quale segno d'ambizione

tanto poi sfarina in rena

come ogni costruzione 


il suo esistere è intervallo

d’una forma animalesca

transizione che dal nulla

a altro nulla fa da esca

 

perché in fondo solo resta

nella sua liquidazione

rimasuglio d’una festa

visse in stato d’eccezione.


domenica 4 ottobre 2020

Il fagiano vanitoso

 

Il fagiano vanitoso

sempre in giro va acchittato

come fosse lui lo sposo

all’altare incamminato

 

però ogni vestizione

è una mesta cerimonia

il corredo che compone

acquistò con parsimonia

 

quegli abiti un po’ sciatti

la cravatta cialtronesca

non ha un capo che s’adatti

alla moda fagianesca

 

ma lui tutti i giorni insiste

nel suo guardaroba scruta

come un narciso triste

ogni specchio è una cicuta.

 

Se il fagiano è vanitoso

segue la sua vocazione

quando il vivere gli è odioso

va a provarsi un pantalone.



sabato 3 ottobre 2020

E il falco alto levato

 

Bene non seppi fuori dal prodigio
che schiude la divina indifferenza
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
E. Montale

Il alto s’è levato

il falco per fuggire

quell’amore incontrato

cui non seppe che dire

 

la vide e fu illusoria

qualsiasi resistenza

in cuore un vuoto d’aria

dentro a una turbolenza

 

ma ne seguì un mutismo

che si fece imbarazzo

divenne masochismo

quindi calò il disprezzo

 

così è un penitenziario

quel cielo in cui vola

di tutto il suo frasario

neppure una parola


nella corrente oziosa

d'un vortice ascendente

la vita è silenziosa

lui non sente più niente.


giovedì 1 ottobre 2020

Il sagace pappagallo

  

Addestrai a parlare

un sagace pappagallo

perplesso mi lasciò fare

però mi sentii un po’ grullo

 

ore e ore a replicare

la pronunzia di parole

di saluto e anche d’amore

in un’orgia lessicale

 

lui osservava zitto e muto

il mio sforzo dottrinale

solo dopo uno starnuto

lo rifece proprio eguale

 

alla fine anch’io m’arresi

all’accidia del pennuto

dopo aver sprecato mesi

in quel compito incompiuto

 

ma quando volsi le spalle

un sussurro colsi al volo

credo che quel pappagallo

m’abbia detto vaffanculo.



https://www.tpi.it/esteri/regno-unito-pappagalli-allontanati-zoo-troppe-parolacce-20200929673016/