Non si contano i girini
rigettati giù nel fondo
meri ingombri extrauterini
d’un mondo troppo fecondo
uno o due saranno rana
gli altri mille solo esca
che ogni sforzo è stato vano
lo dirà la fine brusca
però che strana bellezza
in quel carosello muto
un senso di contentezza
duri un’ora o un minuto
quella corsa indiavolata
come un gioco di bambini
stretti tra mille fratelli
è la vita dei girini.
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