martedì 10 novembre 2020

Come tanti ho vissuto

 

Come tanti ho vissuto

in stato d’afflizione

mendicando un minuto

di qualsiasi attenzione

 

soppesando parole

neanche fossero pietre

che in un’eco irreale

rimbalzavano indietro

 

nel silenzio del mondo

che ogni altro precede

ciascun verbo errabondo

si fa atto di fede

 

che quel segno vagante

oltre sé si propaghi

compiuto e indifferente

alle genti, ai luoghi.


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