Come tanti ho vissuto
in stato d’afflizione
mendicando un minuto
di qualsiasi attenzione
soppesando parole
neanche fossero pietre
che in un’eco irreale
rimbalzavano indietro
nel silenzio del mondo
che ogni altro precede
ciascun verbo errabondo
si fa atto di fede
che quel segno vagante
oltre sé si propaghi
compiuto e indifferente
alle genti, ai luoghi.
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