lunedì 26 aprile 2021

La gazzella accerchiata

  

La gazzella accerchiata

dal branco di leonesse

sentì ch’era spacciata

così si genuflesse

 

preclusa ogni difesa

o attesa d’amnistia

si compì la sua resa

come un’eucaristia

 

il corpo ansimante

vibrò al vento leggero

si sciolse l’orizzonte

del suo stesso pensiero

 

con le narici schiuse

intercettò un sentore

d’erbe meravigliose

ignote nel sapore

 

del tempo dileguato

colse il vuoto immanente

e col suo ultimo fiato

non volle dire niente

 

nella vampa accecante

del giorno tropicale

la notte già presente

si fece universale


la liberò dal male.


sabato 24 aprile 2021

Se il cane azzanna l'osso

 

Se il cane azzanna l’osso

facendone rinfresco

ecco per contrappasso

lo guardano in cagnesco

 

strappando a malapena

un poco di midollo

fa tutta quella scena

e poi manco è satollo

 

l’ombra di contentezza

solo nell’altrui invidia

la vita è ristrettezza

vestita da commedia.


domenica 18 aprile 2021

Sbertuccia

 

Un giorno una bertuccia

capì di ragionare

il muso quasi faccia

e le fitte d’amore

 

contò, ma fino a venti

che poi finì le dita

le altre scimmie presenti

l’hanno pure applaudita

  

poi presagì la fine

della stessa esistenza

d’ogni altra vita affine

anticipò l’assenza

 

con occhi nuovi il mondo

percosse come un pugno

quel sentimento orrendo

si trasformò in un ghigno

 

se il pollice che oppone

l'ha fatta intelligente

ormai sta penzolone

e non pensa più a niente.

 



sabato 17 aprile 2021

L’alice nel paese delle meraviglie


Vorresti dirmi di grazia quale strada prendere per uscire di qui?”, disse Alice

“Dipende soprattutto da dove vuoi andare”, disse il gatto.

“Non m’importa molto”, disse Alice.

“Allora non importa che strada prendi” disse il gatto.

“Purché arrivi in qualche posto”, aggiunse Alice a mo’ di spiegazione.

“Ah per questo stai pure tranquilla – disse il gatto – basta che non ti fermi prima.”

Lewis Carroll, "Alice nel paese delle meraviglie"

 

Si macera l’alice

la rotta è senza uscita

che sia dritta o in tralice

in gruppo è la sua vita

e a renderla infelice

è quel che l’ha sancita

 

per legge primordiale

non era manco nata

che un banco colossale

l’aveva già inglobata

così è paradossale

che ognuna sia spaiata

 

smarrita in quell’ammasso

dove la traiettoria

di quel possente  flusso

scrive la stessa storia

superflua è giù dabbasso

la pinna natatoria

 

pesciume la contorna

d’identica fattura

ma l'empatia fraterna

è solo un'impostura

l’alice taciturna

si sente già frittura.


giovedì 8 aprile 2021

Il volo del colombaccio

 

Un volo mentre albeggia

con il cervello in stallo

e ancora si traccheggia

un sole di corallo

 

tra quei raggi in planata

un vuoto di pensiero

come nell’aria ambrata

da un polline leggero

 

il volteggio sul nulla

che chiamano esistenza

nel vento che lo culla

diviene inconsistenza

 

rapito il colombaccio

l’esistere avvalora

in quel celeste abbraccio

si sente qui, e ora.

 

E arrivi pure il colpo

del falco predatore

nel tempo ormai c’è un solco

in cielo non si muore.


lunedì 5 aprile 2021

L'incubo della piovra

  

La piovra quando sogna

nel sonno più agitato

persino il letto bagna

tanto era già bagnato

 

smarrita sul fondale

d’un mare denso e tetro

arranca su un crinale

ma ricade all’indietro

 

coi tentacoli inerti

non trova alcun appiglio

e tiene gli occhi aperti

nell'orrido scandaglio

 

così appena desta

dalla notte penosa

con una mossa lesta

usando ogni ventosa


s’attacca ad ogni cosa

con presa portentosa.


sabato 3 aprile 2021

Il gatto ha nove vite


Il gatto ha nove vite

come in un videogioco

però le sue partite

divertono per poco

 

l’esistere felino

se non è prigioniero

ha lo stesso destino

d’un vivere straniero

 

amori alla rinfusa

la fame è un assedio

a volte fa le fusa

ma solo per il tedio


un cane scatenato

l'inedia o un veleno

ma basta anche una moto

che lesina sul freno


gli è nemico il mondo

nulla che lo conforti

infine va capendo

in sorte ha nove morti.