Un volo mentre albeggia
con il cervello in stallo
e ancora si traccheggia
un sole di corallo
tra quei raggi in planata
un vuoto di pensiero
come nell’aria ambrata
da un polline leggero
il volteggio sul nulla
che chiamano esistenza
nel vento che lo culla
diviene inconsistenza
rapito il colombaccio
l’esistere avvalora
in quel celeste abbraccio
si sente qui, e ora.
E arrivi pure il colpo
del falco predatore
nel tempo ormai c’è un solco
in cielo non si muore.
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