Recluso in quella gabbia
elucubra il criceto
non prova alcuna rabbia
mentre zampetta quieto
nella noia che spezza
solo intonando un peto
ignora l'allegrezza
non sa che sia mestizia
neanche ha la fierezza
d’opporsi all’ingiustizia
della sua costrizione
con pena vitalizia
e nell’introspezione
della piatta giornata
sua sola vocazione
da tempo coltivata
consiste in trascurare
ciò ch’è fuori portata
seppure il roditore
sappia che oltre la grata
esisterebbe amore.
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