Il balenottero risalì il fiume
alla ricerca del cuore perduto
sfidando i detriti e il sudiciume
e le correnti di quando è piovuto
l'incavo in petto peggio della fame
né lo si espelle con peto o starnuto
come un amore chiamato per nome
si fa più presente quand’è perduto
così azzardando dentro il torbidume
si spinse oltre nel corso ad imbuto
tra anse sinuose e scarichi e schiume
sempre più avanti, finché fu smarrito
le carni gonfie soltanto gravame
arreso all’incastro, senza più fiato
se del suo corpo era troppo il volume
dentro quel vuoto s’è rincantucciato.
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