sabato 8 febbraio 2020

L'agnello sacrificale



L’agnello sacrificale
si trovò sopra un altare
punzecchiato col pugnale
da mano sacerdotale
e iniziando un po’ a sudare
belò: ch’ho fatto di male?

Tu bramasti agnelle altrui
molestasti capre e buoi
adorasti il dio sbagliato
un vitello pur dorato
hai rubato erba e fieno
e cacato senza freno
su qualsiasi terreno
nonché in barba a ogni divieto
hai pisciato su un tappeto
masticasti bruchi inermi
e miriadi di vermi
pur se agnello hai fornicato
come pecora sul prato
manco eri fidanzato
hai mentito, spergiurato
pur di esser benvoluto
da chi hai sempre disprezzato
ai tuoi pari, il tuo gregge
anziché parole sagge
riservasti le scoregge.

Questo disse la coscienza
dell’agnello e fu sentenza
che accettò come s’accetta
secco il colpo dell’accetta
fu l’estremo suo soccorso
s’azzerò ogni rimorso
e beato fu l’istante
in cui non sentì più niente.



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